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Valentina, venticinque anni di storie

By 3 Novembre 2020Gennaio 12th, 2021Attualità, Scuola
valentina

Valentina e le sue avventure spengono 25 candeline. Un anniversario importante, per la protagonista di storie che hanno accompagnato generazioni di lettori. Valentina ha permesso loro di scoprire il mondo, di esplorare le emozioni e di divertirsi. Divertirsi moltissimo. Per questo le sue storie più preziose sono oggi racchiuse in una speciale antologia, Le più belle storie di Valentina (Il Battello a Vapore).
Riportiamo qui la prefazione al volume, firmata dall’autore Angelo Petrosino.

Care lettrici e cari lettori,
in questi 25 anni Valentina ha camminato al fianco di tante e tanti di voi. Ha raccontato le vostre infanzie e le vostre adolescenze, ha dato voce ai vostri desideri e ai vostri sogni, vi ha aiutati a capire meglio il mondo nel quale vivete, vi ha incoraggiati ad essere voi stessi, a non aver paura del futuro, a ragionare con la vostra testa, ad essere liberi non solo a parole ma anche nelle scelte che fate.

Valentina vi ha parlato di scuola, di famiglia, di amicizie, di educazioni sentimentali, di rispetto per tutti, di generosità verso i meno fortunati. Con Valentina avete viaggiato in tanti posti del nostro meraviglioso Paese e avete attraversato l’Europa, nostra seconda patria. Con i suoi occhi avete esplorato tutti i luoghi che io ho visitato nei miei innumerevoli viaggi, avete apprezzato la bellezza dei paesaggi e delle persone, avete conosciuto storie che ignoravate.

valentinaInfine, con lei avete imparato a rispettare concretamente la natura, a preservarla per le future generazioni, a denunciare gli egoismi che la rovinano. Le migliaia di lettere che mi hanno raggiunto in questi anni mi hanno permesso di conoscervi più da vicino e di dialogare con voi. Ci siamo incontrati nelle scuole, nelle librerie, nelle biblioteche. Mi avete mandato inoltre tante foto, per mostrarmi l’angolo della vostra camera dove i libri di Valentina sono allineati sugli scaffali e sembrano vegliare sul vostro sonno e sui vostri giorni.

Quando scrissi il primo libro di Valentina, nel lontano 1995, non pensavo che questa bambina avrebbe fatto un così lungo cammino e che avrebbe vissuto e raccontato tutti i cambiamenti avvenuti in questo ultimo quarto di secolo: nuovi computer, internet, telefonini in costante evoluzione, cambiamenti climatici sempre più preoccupanti, una scuola che si trasforma anche fisicamente con lavagne luminose al posto di quelle di ardesia, arrivi di bambini da altri continenti con le loro storie e le loro speranze in un futuro migliore e così via.

Con Valentina ho raccontato questi mutamenti epocali e i suoi libri sono diventati lo specchio di una infanzia, di una famiglia, di una società che cambia troppo in fretta, forse. E tuttavia, Valentina ha sempre affrontato le novità con inalterato coraggio, fiducia, ragionato ottimismo, curiosità intatta. Ama la scuola, crede nella solidarietà vera, si impegna perché la sua famiglia sia un luogo dove ci si sostiene a vicenda, non ha paura di crescere e di assumersi le sue responsabilità.

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La sua vita, i suoi comportamenti, le sue iniziative sono quelli di una persona normale che scopre di avere in sé mille risorse. E che vuole utilizzarle per migliorare se stessa e il mondo, senza presunzione e senza arroganza. Valentina dice alle lettrici e ai lettori: mettetevi in gioco senza timore. Se sbagliate vi correggerete. La perfezione non esiste, ma ad essa dovete aspirare in tutto ciò che fate. Avete una vita da vivere e dovete viverla con passione insieme a chi incrocerà la vostra strada per caso o per scelta. E non dimenticate di condire il tutto, sempre, con un pizzico di allegria.

In questi ultimi mesi mi stanno arrivando tantissime lettere dalle lettrici che scoprono Valentina per la prima volta.
Questo libro contiene le storie più belle che ho raccontato in questi venticinque anni. E vuol essere un invito a conoscere Valentina rivolto a chi non l’ha ancora incontrata. Per chi invece già la conosce, il libro susciterà i ricordi di una infanzia più o meno lontana.

Angelo Petrosino