Mario Varrella, ‘O Professor,
ci spiega perché è bello mostrarsi fragili
Mario Varrella è uno dei professori più amati di TikTok, conosciuto come @__oprofessor.
Classe 1994, napoletano ma romano di adozione, Mario Varrella è professore di religione di un istituto tecnico della periferia di Roma. I suoi video su TikTok in cui racconta la meraviglia della fragilità e cerca di rompere il falso mito della perfezione, hanno raccolto quasi due milioni di mi piace in pochissimo tempo, rendendolo uno dei professori più amati della scena social.
La sua missione è quella di dare ai ragazzi e alle ragazze di oggi gli strumenti e la consapevolezza per capirsi e vivere al meglio i loro anni più belli, anche attraverso i social.
Abbiamo chiesto ad Anna Spinelli, editor di Piemme Ragazzi, di raccontarci come mai si è deciso di affidare un libro così importante per la crescita emotiva di ragazze e ragazzi, proprio a Mario Varrella.
Quello che siamo al di là degli sguardi
Ogni volta che mi chiedono di consigliare un libro a un adolescente, specialmente femmina, sono in difficoltà. Il trend del momento? Un libro di cui mi sono innamorata solo io e per cui voglio fare proseliti? Legge tanto o non legge proprio?
Terminato il battibecco interiore cito il titolo di uno dei miei enemies to lovers preferiti e aggiungo l’ennesima spunta alla lista delle mie insicurezze. Possibile che un editor non sappia consigliare un libro?
Se di elenchi di fragilità più o meno ingombranti ne abbiamo noi “grandi”, pensiamo a chi è esposto quotidianamente ai giudizi senza filtro dei coetanei, a scuola, sui social, il tutto mentre naviga il burrascoso mare dell’adolescenza. La pressione sociale mette a rischio la salute mentale di circa un giovane su due, e spesso situazioni già critiche culminano nell’autoaccusa o nell’eccesso di eroismo. Quando ci sentiamo rifiutati, abbandonati, traditi, umiliati, ingiustamente accusati, la nostra anima viene ferita. E le ferite, anche se fingiamo di non averle, non smettono di fare male. Il primo passo verso la guarigione e la felicità? Imparare ad accettarle.
Mario Varrella me l’ha raccontato un pomeriggio di giugno in un bar romano in Piazza di Santa Maria Maggiore. L’avevo contattato qualche giorno prima su TikTok, dove i video postati dal suo @__oprofessor avevano ormai raggiunto numeri importanti e ricondivisioni famose, come quella dell’autrice Rokia. Mario, napoletano, insegna in un istituto tecnico della periferia romana con grandi passione e dedizione per i suoi ragazzi (i veri artefici del profilo TikTok). In un contesto dove vince chi appare più forte, Mario li ha disarmati guardando oltre le loro maschere e incamminandoli su un percorso di consapevolezza tosto, lungo il quale non li lascia soli. Proprio come accompagna noi lettori nel libro La bellezza della fragilità, un sentiero di riscoperta interiore in sette passi tra riflessioni e inviti, in cui si offre come custode dei nostri segreti.
Se i lettori non vedono l’ora che la delicata Nica buchi la corazza di Rigel, se anche Leopardi guadagna fan grazie alle parole sulla fragilità del prof D’Avenia e sorridiamo pregustando come l’entusiasmo di Enid farà breccia nel cuore nero di Mercoledì Addams, è perché in fondo è questo ciò che vogliamo: che qualcuno veda oltre i nostri sguardi e ci riveli per quelli che siamo. Senza darci più motivo per fingere. E quando saremo noi ad aver trasformato il nostro nemico interiore nel primo e più potente alleato, avremo vinto. Perché sarà il nostro romanzo personale il più bell’enemies to lovers mai letto.