TUTTI I FIORI CHE SEI. 12 STORIE PER MIA SORELLA (Rizzoli) è il nuovo libro di Iacopo Melio, che racchiude dodici storie di ordinaria fragilità e straordinaria resilienza. Dedicate alla sorella minore Costanza ma anche a tutti i giovani lettori, che qui troveranno speranza e ispirazione.
Illustrato da Agnese Innocente, include un racconto di Guido Catalano.
IN OCCASIONE DELL’USCITA DEL LIBRO, ABBIAMO INTERVISTATO L’AUTORE: con le sue parole ci conduce attraverso la sua esperienza umana e professionale, forte anche del suo impegno come attivista dei diritti umani e civili. Un messaggio potente, un libro che aiuta a crescere.
Il tuo nuovo libro trae la sua origine dal profondo amore per Costanza, tua sorella. Quale “filo rosso” collega questo sentimento con le esperienze che hai raccolto?
Il libro si rivolge soprattutto alle ragazze e ai ragazzi della sua età, adolescenti. Ma anche agli adulti che ancora sperano in un domani migliore. Ho deciso di raccontare dodici storie di “cavaliere e cavalieri con la macchia e con la paura” per trasmettere, a mia sorella, dodici piccoli insegnamenti da portare in uno zainetto invisibile nel suo percorso di crescita. Storie di libertà, di resilienza, di parità, di forza e di coraggio ma anche di paura, fragilità e debolezza.
Perché hai scelto la dedica “A me, nell’anno più difficile”?
Quello in cui ho contratto il Covid è stato un anno difficile e, probabilmente, continuerà ad esserlo per molto o per sempre, per me. Credo che ricordarmi la bellezza della vita, nonostante tutto, potesse essere un piccolo regalo benefico. Alla fine, dobbiamo sempre ricordarci prima di tutto di voler bene a noi stessi.
Qual è il messaggio principale che vuoi comunicare ai ragazzi con “Tutti i fiori che sei”?
Prima di tutto, l’accettazione di se stessi per ciò che si è. Ogni persona, ogni corpo, ognuno di noi è valido. Non servono eroi né imprese titaniche. Serve solo riconoscere la bellezza dell’imperfezione proprio perché specchio dell’umanità. Da qui, poi, trovare i propri punti di forza per attraversare il mondo ed esserne, ognuno a suo modo, piccoli protagonisti, perché chiunque può fare la differenza e costruire una società migliore, in grado di costruire ponti e abbattere muri.
Sei un attivista dei diritti umani e civili: qual è stato il tuo percorso per arrivare a questa scelta?
Il mio percorso nasce per caso. Ho approcciato il giornalismo negli anni del Liceo ma, silenziosamente, se da un lato ne ero incuriosito, dall’altro nutrivo una sincera antipatia verso di questo. Non capivo cosa ci fosse di così utile nel raccontare morbosamente fatti di cronaca in modo minuziosamente descrittivo e basta. Durante l’università, però, ho aperto un mio blog online e, lentamente, ho iniziato a vedere che ciò che scrivevo, commenti e riflessioni, sortiva un effetto nelle persone: li smuoveva, faceva riflettere, accendeva dibattiti seppur, inizialmente, estremamente circoscritti a una manciata di commenti su Facebook. Lì ho capito che le parole potevano avere un potere enorme, una funzione sociale, facendosi carico di storie, idee e valori, così ho deciso che “da grande” avrei fatto il racconta-storie, con fosse stato con il giornalismo, con la scrittura di libri, la divulgazione online… Non ho mai avuto un canale preferito, l’importante è sempre stato fare attivismo civile e politico in difesa dei diritti umani, dalla parte degli ultimi.
Concludiamo questa breve intervista con una tua breve considerazione (o invito) per i docenti?
Quello del genitore e dell’insegnante sono i lavori più duri del mondo: entrambi, a loro modo, plasmano le menti dei cittadini del domani, seminando idee e valori, innaffiando cultura, coltivando coscienza e spirito critico. Credo che la scuola, a prescindere, dovrebbe investire sempre di più nella lettura e nell’incontro-confronto con gli autori. Ogni libro, anche quello che non ci è piaciuto, ci insegna qualcosa e ci rende più consapevoli, ma soprattutto liberi.
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Iacopo Melio è disponibile per incontri nelle scuole. Per contattarlo e chiedere informazioni, scrivete all’indirizzo mail: elena@ridens.it
Il suo sito: www.iacopomelio.it