Canoni classici ribaltati, scambio di corpi, divinità in campo e riflessioni sulle disparità di genere: Lorenza Bernardi, autrice del libro di successo Vorrei che fossi tu e del seguito Vorrei che fossi ancora tu, nel libro Ragazz*. Una fulminante commedia sullo scambio di genere racconta un nuovo modo di ascoltare gli altri.
Gli stereotipi di genere sono, purtroppo, un tema caldo: in moltissimi ambiti – scolastici, lavorativi, sociali – assistiamo ancora al diverso trattamento riservato a donne e uomini. Nei ruoli manageriali, ad esempio, troviamo spesso figure maschili, così come i permessi per la cura dei figli sono considerati più accettabili se a chiederli è una donna.
La società non vede di buon occhio il fatto che una persona esca da uno stereotipo. Sei donna? Allora è bene che tu ti prenda cura della famiglia, non ti mostri trasandata, e magari confermi in molte situazioni la tua natura fragile. Sei un uomo? Allora devi essere forte e non è accettabile che tu appaia sensibile o fragile.
Seppur il mondo iperconnesso li aiuti a superare tanti di questi stereotipi, anche tra ragazze e ragazzi alcune disparità di trattamento si notano.
Lorenza Bernardi è partita proprio da queste riflessioni per scrivere una vera e propria commedia di genere, così come la si intendeva nell’antichità.
La struttura del romanzo
Dal momento che, spesso, anche le persone più attente tendono a non vedere tutte le disparità, l’autrice ha deciso di essere il più esplicita possibile sottolineando ogni momento nella storia in cui viene messo in atto uno stereotipo.
Per non risultare didascalica, la soluzione trovata è stata quella di ricalcare la struttura delle commedie greche e latine: la storia narrata nei vari episodi del romanzo è intervallata dal commento del coro, composto in questo caso dagli dei del Pantheon greco e in particolare da Era, Zeus, Afrodite, Ares, Atena, Artemide e Apollo.
È grazie a Era, che ha rubato i fulmini di Zeus salendo sul trono dell’Olimpo, che avviene l’incidente scatenante per cui tutta la storia parte.
La trama del romanzo
Era e le altre divinità stanno osservando un gruppo di sei studenti della prima superiore: Sara, Nina e Alice stanno discutendo animatamente con Giovanni e Tommaso. I due ragazzi sostengono che le ragazze si lamentano per tutto e sono ingiuste perché pretendono sempre di avere ragione. Jacopo, ragazzo timido e introverso, vorrebbe partecipare alla discussione sostenendo la tesi delle ragazze ma rimane in disparte per non attirare su di sé l’attenzione dei ragazzi che lo prendono in giro già per altre cose.
Secondo i Giova e Tommy, inoltre, i romanzi con i protagonisti maschili sono universali perché in quelli tutti, ragazze comprese, possono riconoscersi, mentre in romanzi “per femmine”, come ad esempio Piccole Donne, i maschi non trovano sensazioni e modi di essere in cui identificarsi. Di conseguenza quella letteratura, sostengono Giovanni e Tommaso, è meno rilevante.
La docente di italiano decide così di assegnare loro un compito: dovranno scrivere una commedia teatrale che coinvolga tutta la classe, ma ogni persona dovrà interpretare un ruolo del sesso diverso dal proprio.
I cinque si riuniscono a casa di Jacopo, il sesto membro del gruppo di scrittura selezionato dalla professoressa, e litigano per tutto il tempo, ognuno chiuso nella sua posizione.
Le tematiche del libro
Era alla fine, stanca di sentirli litigare, deciderà di dare loro l’opportunità di imparare cosa significa essere un maschio o una femmina, scambiando tutti di corpo:
- Tommaso diventa Alice e dovrà portare il peso, fisico e sociale, di avere due seni che attirano gli sguardi di tutti, mentre la ragazza dovrà fare i conti con il vivere insieme a un fratellino più piccolo che pretende attenzioni costanti;
- Giovanni diventa Sara, e i due capiranno quanto essere un maschio faciliti o meno l’essere lodati da un adulto, semplicemente per il fatto di appartenere a quel genere;
- Nina e Jacopo dovranno farsi rispettivamente valere nelle famiglie “nuove” perché entrambi escono dai canoni classici di cosa dovrebbe piacere a un ragazzo o una ragazza.
I protagonisti, nei corpi dei loro compagni di classe, dovranno affrontare sfide personali che li aiuteranno non solo a capire gli altri, ma anche ad ascoltare sé stessi. Grazie allo scambio, infatti, ogni ragazzo e ragazza riuscirà a migliorare anche le parti della propria vita che prima stavano un po’ strette.
Lorenza Bernardi è riuscita a interpretare dubbi e fragilità di ragazze e ragazzi grazie alla sua esperienza: dopo aver lavorato per anni in campo editoriale, ora è diventata scrittrice e sceneggiatrice. Ed è anche allenatrice di oltre quaranta giovani nel triatlon!
Ragazz* è una lettura che fornisce tantissimi spunti di riflessione e magari anche qualche idea per realizzare in classe un progetto simile a quello dei protagonisti: la scrittura di una sceneggiatura dove ognuno è chiamato a interpretare un ruolo del sesso opposto.