Randa Ghazy, classe 1986, è giornalista, scrittrice e media manager per una ONG. È nata a Saronno da genitori egiziani e da sempre si occupa di storie di donne che lottano o hanno lottato per difendere i propri diritti.
L’ultimo libro, edito da Rizzoli, si intitola La mia parola è libera. Storie di donne che non hanno mai smesso di combattere, nel quale sono sei le vite di cui l’autrice si fa portavoce.
Per ogni donna raccontata, l’autrice ha registrato un vocale di un minuto in cui introduce la storia e i temi.
Ma prima diamo uno sguardo generale al contenuto del libro.
Cosa si trova nel libro
La penna di Randa Ghazy, documentata, appassionata e implacabile, racconta la vita di sei eroine che si sono opposte al giogo del patriarcato e del colonialismo, alle disparità sociali, economiche e di genere.
Sono tutte donne che hanno cercato di cambiare il mondo arabo e che, insieme a molte altre persone simili a loro, hanno usato il proprio coraggio e la propria determinazione per conquistare l’unica cosa che conta: la libertà.
Le donne raccontate sono:
Doria Shafik
Egiziana, ha guidato le donne del suo paese nella lotta per il diritto di voto:
Shireen Abu Akleh
Palestinese, ha pagato con la vita il desiderio di raccontare al mondo l’occupazione israeliana dei Territori palestinesi:
Georgina Rizk
Libanese, prima Miss Universo di origine araba, ha comunicato un messaggio trasversale di liberazione sessuale e dei costumi:
Djamila Bouherid
Algerina, ha alzato la testa contro l’occupazione coloniale francese:
Haifa Zangana
Irachena, si è opposta al regime di Saddam Hussein:
Tawakkol Karman
Yemenita, è la prima donna Premio Nobel per la pace del mondo arabo:
I temi affrontati
Ogni storia raccontata da Randa Ghazy è un ottimo spunto per affrontare diverse tematiche.
Innanzitutto si può capire cosa significa vivere sotto un regime che opprime diritti e libertà di determinati gruppi di persone e che esclude, spesso, bambine e ragazze dal sistema scolastico.
Inoltre ogni vita è uno spunto per riflettere su cosa significa vivere in maniera libera, senza aver paura di esprimere le proprie idee rischiando di morire.
È anche un ottimo punto di partenza per approfondire vicende d’attualità, dal momento che le donne raccontate provengono tutte dal mondo arabo e si legano, purtroppo, a moltissime e tragiche notizie di cronaca.