Si può amare il proprio lavoro così tanto da ritenerlo il più bello del mondo? Per Luigi Garlando è proprio così, e lo racconta ai giovani lettori – fra aneddoti e momenti significativi della sua crescita professionale – nel nuovo libro Il mestiere più bello del mondo. Faccio il giornalista (Rizzoli).
Suddiviso in undici capitoli – tanti quanti sono i giocatori di una squadra di calcio – il racconto si snoda attraverso le tappe di un percorso che ha coinvolto e appassionato per anni l’autore, fino a farlo approdare alla «Gazzetta dello Sport», il quotidiano per cui lavora come prima firma.
Non è stato tutto semplice per il giovane Garlando, e l’autore non risparmia il racconto delle difficoltà incontrate: un bel modo per far capire ai ragazzi che non si nasce già preparati e competenti in qualche campo specifico. A volte le passioni arrivano quasi per caso e crescono nel tempo, benché le si debba accompagnare con una bella dose di impegno, perseveranza e un pizzico di coraggio, che aiuta a spingersi un po’ più in là dei propri limiti (o presunti tali).
Altro tema caro all’autore è quello del fare squadra: Garlando spiega ai suoi lettori che spesso, a scuola come in un ambiente di lavoro, la buona riuscita di un compito dipende proprio da quanto si è fatto insieme, perché in una squadra ognuno ha il suo ruolo e la sua importanza.
Se avete programmato di realizzare un giornalino di classe, vi saranno utili, per guidare i ragazzi, alcune indicazioni molto pratiche che riguardano la scrittura vera e propria: come costruire un articolo o realizzare una buona intervista, la scelta del linguaggio giusto, l’importanza di un titolo accattivante.
Tra le pagine anche un invito a scoprire il piacere di leggere: Garlando confessa di non essere stato un forte lettore da ragazzino… Eppure, grazie al buon consiglio di un adulto, ecco che nasce la passione per i libri. Una passione che gli fa dire, oggi: “Non c’è corsa che ti faccia battere forte il cuore come un libro emozionante e non c’è aereo che ti porti più lontano di una storia avventurosa.”
Luigi Garlando ha scritto molti libri di successo per adulti e ragazzi. Da sempre è attento a raccontare ai più giovani storie di personaggi che hanno lasciato il segno. Per questo mi chiamo Giovanni, sulla vita di Giovanni Falcone, è uno dei libri più letti nelle scuole italiane.
L’estate che conobbi il Che ha vinto il Premio Strega Ragazzi e Ragazze 2017.
Con Rizzoli ha pubblicato anche Camilla che odiava la politica e Io e il Papu.
Con Il Battello a Vapore ha pubblicato Mio papà scrive la guerra, O Maé. Storia di judo e di camorra, Mister Napoleone e la fortunata serie Gol!