Magia! È questo quello che provo a ogni laboratorio dedicato a Nelle Terre di Aurion, la serie di romanzi che sto portando in tour nelle scuole per Piemme Edizioni. Parlo della “magia vera”, quella che nasce quando si legge un libro, che lascia a bocca aperta per lo stupore e per la gioia.
La vedo accendersi negli occhi dei piccoli lettori quando si trovano davanti alla mappa di Aurion, alle pedine che raffigurano i protagonisti, o quando devono prendere parte al viaggio insieme a me (che, lo ammetto candidamente, mi diverto tanto quanto loro a gattonare tra le città, le valli e sentieri che ho immaginato!).
Ed è sempre una scoperta. Loro. Mia. Degli insegnanti. Sorrisi sinceri di chi si riconosce al primo sguardo. Lettori. Tutti quanti. Ogni volta che entro in una nuova scuola, anche se mi ritrovo davanti un cammino sempre diverso, so che avrò l’occasione di incontrare un sacco di nuovi amici, perché è questo il fine ultimo di ogni appuntamento con le ragazze e i ragazzi che formano le varie classi: trasformare questa esperienza in un ritrovo di amici con cui fare un meraviglioso viaggio nelle Terre di Aurion.
Il laboratorio avvicina tutti alla parola scritta, ai giochi, agli enigmi e ai quiz che ho ideato, riconducendoli a una realtà entusiasmante, tralasciando una volta tanto tablet, smartphone e tecnologia varia, si torna al libro. C’è la riscoperta della parola scritta, del gioco di gruppo, della collaborazione con i propri amici per il raggiungimento di uno scopo condiviso: una vittoria che è di tutti, perché tutti assieme ci si impegna durante il viaggio. E i viaggi fatti in compagnia, in fin dei conti, arricchiscono molto di più di quelli fatti in solitaria…
Si apprende dagli altri. Si cresce. Si migliora.
Grazie ai ragazzi, si entra così di volta in volta nei loro mondi unici, dove ci sono equilibri speciali, regole non dette, sorrisi sinceri e passioni vere. In compagnia di Dorian, Mayra e Ravi, i tre protagonisti dei miei romanzi di Aurion, e gli ideali capisquadra di ogni gruppo di viaggiatori, ci si incammina verso la meta, si superano gli ostacoli e si appianano i propri conflitti. La passione per i libri e la lettura permette anche questo: superare le diversità e i problemi, aiutandosi a vicenda.
I ragazzi di oggi ne sono un bellissimo esempio. Questi incontri diventano così un’occasione per tutti quelli che ancora si chiedono, oggi più che mai, quanto è importante il libro come strumento per diffondere conoscenza, sapere, libertà di pensiero, ma anche divertimento e scambio di verità ben più profonde e importanti (come l’accettazione delle diversità, dei generi e di culture nuove).
Nelle Terre di Aurion è un viaggio che faccio io per primo, e che mi lascia tutte le volte qualcosa di nuovo, raro e prezioso: l’amicizia e i sorrisi sinceri dei tanti ragazzi in giro per l’Italia.
Luca Azzolini