Per chi o cosa splende
il mio lume dello Shabbat?
Non per obbedire al comando
di un dio che non conosco:
eppure questo rito
celebrato per secoli
in qualche modo mi appartiene
e lo sento giusto bello e confortante.
Ma questo lume splende
soprattutto per voi
miei cari scomparsi
nel buio di Auschwitz.
Per voi fratelli miei Alberto e Michele
e per voi Marcella e Sara
madri entrambe splenderà dopo di me
e per sempre.
Gli autori
Virginia Gattegno nasce nel 1931 in Italia, ma trascorre la sua infanzia a Rodi, dove il padre lavora come direttore della scuola ebraica dell’isola. A 21 anni viene arrestata dai nazisti e deportata ad Auschwitz, dove rimane fino alla liberazione del 27 gennaio 1945.
Matteo Corradini ha raccolto la sua testimonianza, grazia anche a Donatella Cipollato, figlia di Virginia, e ne ha raccontato la storia, dall’infanzia passata tra onde e risate fino all’orrore del campo di concentramento.
La trama
Virginia è in ospedale a causa di un malore. Condivide la stanza con Fatima, una ragazzina che è lì perchè… si è infilata una sardina nel naso. La bambina è molto curiosa e comincia a tempestare di domande la donna anziana: vuole conoscere tutta la sua vita.
Virginia comincia a raccontare e torna indietro nel tempo: parla di Rodi e di quando ha incontrato il marito lungo il mare, della sua famiglia, degli anni spensierati e felici. Poi ricorda anche le Leggi razziali, l’internamento ad Auschwitz.
Ma la vita di Virginia non ha smesso di splendere: dopo la liberazione la donna ha ripreso in mano il suo destino andando in Congo e infine a Venezia come maestra, dove trova finalmente il coraggio di raccontare per la prima volta la sua storia.
«Entrai. Avevo davanti agli occhi la mia ultima quinta elementare: ero stata per loro la maestra Virginia per cinque anni. Non mi sono seduta alla cattedra ma sono rimasta in piedi, a metà strada tra la lavagna e i primi banchi, come chi ha qualcosa da dire ma non sa da dove cominciare.»
La testimonianza di Virginia Gattegno chiude il nostro percorso di letture in occasione del Giorno della Memoria. Per rileggere gli approfondimenti precedenti vi rimandiamo agli articoli dedicati a:
- Bruna Cases, bambina sopravvissuta alle leggi razziali;
- Liliana Segre, che per molti anni ha portato la sua testimonianza nelle scuole anche attraverso i suoi romanzi;
- Romanzi, biografie e storie vere raccontate in due parti: parte 1 e parte 2.