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Sempre attuali le memorabili avventure di Gian Burrasca

By 16 Marzo 2015Luglio 23rd, 2019Senza categoria

Peste nera, flagello di Dio, enfant maudit, rompiscatole per vocazione, chiamato ad agire comunque e ovunque, candidamente mosso da buone intenzioni, può distruggere amicizie consolidate, far naufragare progetti matrimoniali, rovinare reputazioni, ribaltare eredità, mettere in pericolo la vita di amici, ma anche sventare truffaldine complicità delinquenziali e svelare le ipocrisie della buona società borghese.
Si può chiamare birbante, discolo, scapestrato, ma per tutti è Gian Burrasca, “eroico”, spesso incompreso protagonista di imprese a volte catastrofiche ma sempre memorabili; “bon vivant” in erba, gusta pienamente la gioia di ficcare il naso, è leggenda della comicità letteraria. È storia della illustrazione per ragazzi (e non solo).
Vamba con i suoi “bozzetti” deliziosamente ineducati, ma intelligenti e colti, chiosa con precisione e continuità la vorticosa realtà quotidiana dell’irrequieto Giannino Stoppani.

La storia editoriale di questo libro fortunato sembrava quindi conclusa. Ma la vecchia massima per cui niente è definitivo rivela nuovamente la sua eterna validità; infatti, or non è molto, la casa editrice Piemme decise di accostare al testo dell’autore una serie nuova di immagini, secondo la “regia” editoriale più adatta all’attuale gusto grafico.
In breve, l’illustratore “chiamato” (sempre dalla stessa implacabile regia), pur tra dubbi e incertezze (le illustrazioni originali gli sembravano insostituibili, cristallizzate felicemente dal tempo) accettò la prova per… orgoglio? narcisismo? “spacconeria” professionale?
L’urgenza (nel senso di opportunità, non di rapidità) di rappresentare una “maschera” credibile per un character così unico, portò alla selezione di alcuni elementi costitutivi della personalità di Giannino: toscano, molto intelligente, curiosissimo, vivacissimo (va da sé), rileva le meschinità borghesucce, individua i furfanti, “rompe” continuamente, scrive bene.

Improvviso scatta il collegamento, imprevedibile e sconcertante, con un personaggio, famoso e spigoloso toscano, giornalista scomodo, polemista irritante, instancabile e discutibile ficcanaso, amato e odiato: è lui, Indro Montanelli.
In regia si rumoreggia, con compiacimento?
E Giannino, quindi, giovane Indro, avrà occhi maliziosi e penetranti, espressione maliziosamente divertita, impertinente. Lettori attenti, un giovane raddrizzatore di torti sarà sempre all’erta!
C’est tout!

Federico Maggioni
(l’illustratore)