Liliana Segre è una delle più importanti testimoni della Shoah in Italia. Nasce nel 1930 a Milano, e fin dall’infanzia si trova a vivere esperienze forti, come la prematura perdita della madre. Quando vengono emanate le Leggi razziali, Liliana si ritrova spaesata: lei non sa nemmeno di essere ebrea, ma è costretta a fuggire con la sua famiglia per cercare la salvezza.
Liliana Segre, sopravvissuta all’Olocausto, si è impegnata per molti anni a portare la sua testimonianza nelle scuole, anche attraverso i suoi libri. Nel 2018 è stata nominata senatrice a vita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Scolpitelo nel vostro cuore
di Liliana Segre
(edizione illustrata da Pia Valentini)
Daniela Palumbo nell’introduzione a questo libro scrive: “Liliana racconta di sé stessa in guerra come una profuga, una clandestina, una rifugiata, una schiava lavoratrice. Usa espressioni della nostra contemporaneità affinché la testimonianza del passato sia un ponte per parlare dell’oggi”.
Questo romanzo parla delle vicende vissute da una Liliana bambina: tutti i suoi sentimenti di quegli anni vengono messi sulla carta, creando un forte parallelismo con i problemi dei ragazzi di oggi.
L’impegno di Segre è proprio questo: raccontare il passato per creare un dialogo con le nuove generazioni, immaginando insieme un futuro migliore.
Un libro importante in cui vengono affrontati temi come la solidarietà, l’indifferenza, la prepotenza.
Nell’ambito dei libri per bambini e ragazzi dedicati al tema della Shoah, ben si inserisce Daniela Palumbo, autrice affermata nel panorama editoriale italiano e che – attraverso la scrittura – vuole dar voce a quelle storie che bisogna ricordare, per evitare che vengano fatti gli stessi errori del passato.
Per questo Daniela Palumbo si è fatta anche portatrice della testimonianza di Liliana Segre: le due donne hanno scritto un libro a quattro mani.
Fino a quando la mia stella brillerà
di Liliana Segre con Daniela Palumbo
In questo romanzo Liliana Segre racconta a Daniela Palumbo la sua vita, dalla nascita fino alla liberazione da Auschwitz, dove viene portata il 30 gennaio 1944 a soli tredici anni.
Liliana si salva grazie alla forte speranza che è riuscita a tenersi dentro nonostante le atrocità intorno a lei. Ogni sera, infatti, cerca in cielo la stella più luminosa e guardandola dice “finché io sarò viva, tu continuerai a brillare”.
Il libro ha superato le 100mila copie vendute: questa testimonianza arriva al cuore dei ragazzi, perché non tralascia nulla degli avvenimenti realmente accaduti, ma lo fa con dolcezza.
“È una storia che finisce bene“, dice Liliana, non solo perché alla fine lei si salva, ma anche perchè le sue parole sono diventate negli anni il mezzo prezioso attraverso cui parlare ai ragazzi. Per spiegare il passato e perchè questo permetta loro di costruire un futuro migliore.
Per questo libro sono disponibili le schede didattiche, che trovi qui, con tanti spunti di riflessione e attività da svolgere con la classe, come l’intervista ai nonni o ai parenti anziani.
Nel romanzo Le valigie di Auschiwitz, Daniela Palumbo fa incontrare quattro ragazzi molto diversi, che hanno apparentemente solo una cosa in comune: l’orrore della deportazione. I temi affrontati, oltre alla Guerra e all’Olocausto, sono la giustizia e l’infanzia, che riesce sempre a mantenere un po’ di innocenza anche se intorno imperversa il Male.
In A un passo da un mondo perfetto Lisa è figlia di un capitano delle SS che viene stanziato vicino a un campo di concentramento. La ragazzina incontrerà il giardiniere, un ebreo, a cui è stato vietato di parlare con i membri della famiglia. Tra loro nascerà un’amicizia fatti di sguardi e disegni abbozzati nascosti in un cassetto. È una storia adatta per affrontare anche il discorso sulle relazioni tra adulti e bambini.