Non potremo mai salvare tutte quelle persone là fuori, lo sappiamo. Però sappiamo anche un’altra cosa: che ogni naufrago salvato dal mare fa la differenza.
Marco Magnone è un autore di libri per ragazze e ragazzi che si sta facendo strada nel cuore di tutti. Il suo ultimo romanzo storico, La guerra di Celeste, pubblicato da Mondadori, è stato molto apprezzato nelle scuole: una storia partigiana che offre un punto di partenza diverso e nuovo per affrontare alcuni fatti della nostra Storia e in cui il confine tra buoni e cattivi si rivela sottilissimo.
Abbiamo scritto qui un approfondimento sul titolo.
Ne Il Mare Nostro, Magnone racconta una storia che prende spunto dai drammatici fatti che accadono ogni giorno in mare, ormai da anni. Eventi dai quali a volte prendiamo emotivamente le distanze perché forse ci fanno troppo male e ci sentiamo impotenti.
Nel libro si intrecciano tre storie: quelle di Fatima e Muneer, che viaggiano per un po’ di tempo su binari paralleli fino a separarsi inevitabilmente a bordo di due gommoni, e quella di Alessandro Porro, co-autore del libro, che dal 2017 vive per sei mesi all’anno a bordo della Ocean Viking, la nave di cui abbiamo sentito parlare molto negli ultimi tempi e con la quale l’associazione SOS Méditerranée si occupa del salvataggio dei naufraghi nel canale di Sicilia.
La sua testimonianza è toccante, a tratti commovente, e rivela tutta l’urgenza di un problema così tragico e attuale. Un tema su cui molto può fare la scuola per sensibilizzare le coscienze dei più giovani ed educare all’accoglienza.
Alessandro Porro e Marco Magnone, nei video che trovi in questa pagina, ci raccontano la loro esperienza e la necessità di scrivere un libro come questo, ma offrono anche a tutti gli insegnanti alcuni importanti spunti per dialogare con i ragazzi.
Perché avete voluto raccontare questa storia?
Come ti sei sentito Alessandro al tuo primo salvataggio? E a distanza di anni cosa provi?
Marco, tu hai mai fatto esperienze in mare?
Rispetto a quello che racconta Marco, com’è invece la tua vita in mare?
Com’è stato lavorare con un tuo vecchio amico, tra l’altro non facilmente reperibile?
Perché il finale aperto?
Se un ragazzo adolescente volesse dare una mano cosa potrebbe fare?
Come possono i docenti sensibilizzare gli alunni sulle tematiche di migrazione, profughi, salvataggi in mare?
