Gli stereotipi sulle ragazze e sulle donne nel mondo della scienza sono ancora tanti, ma per fortuna ci sono molte figure a cui le giovanissime che vogliono intraprendere questa strada possono ispirarsi. Una su tutte è Marie Curie.
Di origini polacche, è stata la prima donna della storia a vincere il premio Nobel per le sue ricerche sulle radiazioni. Questo, e molto altro, ci viene raccontato nel nuovo libro di Nicoletta Bortolotti, edito da Mondadori: Il diario segreto di Marie Curie.
La trama
Il diario segreto di Marie Curie
di Nicoletta Bortolotti
Maria non sa assolutamente niente di Marie Curie e pensa di non avere nulla in comune con lei, se non il nome. Le cose, però, cambiano quando il prof di italiano assegna alla sua classe una ricerca un po’ speciale: immaginare di essere un personaggio del passato per capire chi si vuole diventare.
A Maria viene assegnata proprio Marie Curie, una donna straordinaria che ha cambiato il mondo della scienza e che con le sue scoperte si è aggiudicata ben due premi Nobel, uno in fisica e uno in chimica. Ed è proprio in questa ricerca, capitata in un momento particolare della vita di Maria, che si nasconde una grande lezione…
La figura di Marie Curie spiegata ai ragazzi e alle ragazze, a 90 anni dalla sua scomparsa.
La parola all’autrice
“E adesso… siete tutti morti!” annuncia una voce tonante. Così inizia la strana lezione di un professore di letteratura che assegna ai suoi studenti il difficile compito di immedesimarsi in un personaggio del passato, da lui scelto, e di svolgere una breve ricerca sulla sua vita.
A Maria, che ha appena perso una persona cara e ha i capelli rossi sempre in disordine, tocca Marie Curie. E, spento il cellulare per qualche giorno, nel silenzio di una biblioteca, accompagnata dal suo fedele pointer Bisturi, prende piano piano a scoprire insolite coincidenze fra quello che le accade, o che prova, e quello che è accaduto e che ha provato la grande scienziata: prima donna a insegnare alla Sorbona di Parigi, e unica donna a vincere ben due premi Nobel, per la fisica e per la chimica, grazie alla scoperta della radioattività.
A volte Maria si chiede perfino se non sia la protagonista di un’inquietante serie tv sulle vite parallele… e si lascia sempre più coinvolgere dalla biografia di Marie Curie, a partire dall’infanzia nel decennio fra il 1871, anno della sua nascita, e il 1880, nella Varsavia soggetta all’Impero Russo, fino alla perdita della madre e alla miseria patita in adolescenza, quando per aiutare la famiglia e il padre insegnante è costretta a lavorare come governante nelle abitazioni agiate. E poi la laurea a Parigi, alla Sorbona, il matrimonio d’amore e scienza con Pierre Curie, di cui resta vedova, il primo premio Nobel per la fisica nel 1903 e il secondo premio Nobel per la chimica nel 1911…
Inframmezzato al racconto di Maria e ad alcune pagine tratte da un diario misterioso, si ripercorrono le tappe fondamentali dell’esistenza della scienziata che ha rivoluzionato la Storia della medicina, con la scoperta del radio, tanto utile ancora oggi nella cura contro i tumori, e la Storia della scienza, illuminando l’ombra invisibile dell’universo.
Da un intervento di Nicoletta Bortolotti
Sulla stessa scia di Marie Curie
Se siete a caccia di letture incentrate su figure di donne straordinarie nel mondo della scienza, allora non potete perdervi quest’altro libro di Alberto Cappio e Piera Levi-Montalcini,: Un sogno al microscopio. Il viaggio verso il Nobel di Rita Levi-Montalcini, con la collaborazione di Nicoletta Bortolotti.
Questa biografia ripercorre le tappe significative della vita di una delle più grandi scienziate del suo tempo, prima e unica donna italiana ad aver vinto il premio Nobel per la medicina, grazie alla testimonianza della nipote Piera, sua erede morale e accompagnatrice nel viaggio a Stoccolma per ritirare l’ambito premio.