Il 14 settembre 1321, Dante Alighieri si spegneva a Ravenna dopo aver posto la parola fine al suo capolavoro, che non vide mai pubblicato.
A settecento anni dalla sua scomparsa, la Divina Commedia è senza alcun dubbio IL capolavoro della letteratura italiana.
Ma come avvicinare i lettori di oggi a un’opera che, a prima vista, pare così distante dalla contemporaneità?
Riportiamo qui le parole di Enrico Galiano, professore e scrittore molto amato dai ragazzi, che fanno da prefazione a Galeotto fu ‘l libro. L’Inferno di Dante attraverso i suoi modi di dire di Mariangela de Luca (Mondadori), in libreria dal 21 settembre.
Una lunghissima saga fantasy. Molti romanzi d’amore, diversi gialli, almeno un thriller. E poi versi che da soli sono risposte a domande che ci portiamo dentro spesso per anni, invenzioni linguistiche formidabili e giochi di parole che potrebbero stare benissimo dentro una moderna canzone rap (magari di un rapper di quelli bravi).
Così presento la Commedia ai miei studenti e studentesse, quando all’inizio della seconda media è il momento di introdurla.
Perché diciamolo: quante volte noi insegnanti ci danniamo l’anima alla ricerca di libri, testi, racconti, poesie che siano semplicemente belli da leggere, e alla fine tutto quel che cerchiamo è già lì, dentro quel poema infinito scritto settecento anni fa?
Proprio questo dovremmo ricordarci, da insegnanti ma anche da semplici lettori: che la Commedia è prima di tutto un libro bello da leggere, un’avventura pazzesca con dentro migliaia di avventure, una storia con dentro migliaia di storie. Avvincente, emozionante, commovente: lì dentro c’è tutto quello che cerchiamo, e anche di più.
Certo, per affrontare il viaggio dalla selva oscura agli occhi di Dio, ma anche solo per fare pochi passi dentro uno qualsiasi dei canti della Commedia, occorre un certo equipaggiamento, specie per un ragazzo o una ragazza che ci si incammini oggi: un equipaggiamento fatto sostanzialmente di parole di spiegazione, che siano la trasformazione in racconto di quello che di volta in volta Dante vede, sente, prova e ascolta nel suo percorso dalla dannazione alla salvezza. Insomma, non è una passeggiata: è una scalata. E quindi ti serve uno zaino adatto. Leggero, ma con dentro tutto quello che ti serve.
Ecco che cos’è, questo Galeotto fu ’l libro di Mariangela De Luca con le illustrazioni di Gabriele Pino: lo zaino di cui hai bisogno per metterti in viaggio dentro questo viaggio. Dentro c’è la mappa che ti dice sempre dove sei, una borraccia di parole chiare e coinvolgenti che ti rinfrancano, un piccolo dizionarietto per quando incontri gente del luogo di cui non capisci bene la lingua, i moschettoni e le corde per salire quando c’è da salire: e nello spazio delle due pagine dedicate a ogni canto ecco che sei già lì, pronto a uscire a veder le stelle.
Ma soprattutto una cosa c’è, dentro questo zaino di parole scritto da Mariangela De Luca: uno sguardo. Sì, perché per addentrarsi in questo poema senza venirne travolti e a volte respinti occorre soprattutto questo: un paio d’occhi non troppo contaminati da secoli di imposizioni scolastiche che spesso rischiano di trasformare la Commedia in un caso da laboratorio, un corpo inanimato da vivisezionare e catalogare.
Che è tutto il contrario di ciò che è questo poema: perché lì dentro non solo ce n’è, di anima, ma c’è tutta la nostra anima. […]
Enrico Galiano
Non mancano le proposte per avvicinare anche i più giovani alla figura del Sommo Poeta, e noi siamo pronti a indicartene cinque, perfette per lettori dai 6 anni in su. Cliccando sui titoli ti collegherai in alcuni casi agli approfondimenti pubblicati i mesi scorsi sul nostro sito!
Cominciamo dalla Divina Commedia di Geronimo Stilton (Piemme), liberamente adattata e illustrata, idonea dai 6 anni in su. Il viaggio immaginario di Dante Alighieri tra Inferno, Purgatorio e Paradiso, che evoca luoghi incredibili e animati da personaggi memorabili, diventa accessibile anche ai più piccoli!
Dai 7 anni in su, segnaliamo, sempre di Geronimo Stilton, anche Il mio amico Dante (Piemme). Il topo-giornalista, in volo verso Firenze per partecipare alle celebrazioni del Dantedì, si addormenta. In sogno, si ritrova alle porta dell’Inferno accolto dal sommo poeta e Virgilio, in pelliccia e baffi! Inizia così un viaggio stratopico ed emozionante nel mondo dantesco, tra personaggi celebri e passaggi indimenticabili della Commedia.
Vai all’inferno, Dante! Quante volte gli studenti lo hanno pensato, generazione dopo generazione? Eppure, il fascino delle sue cantiche prima o poi cattura anche i più restii. Luigi Garlando, nel romanzo omonimo (Rizzoli), dà vita ad un incontro davvero speciale. Dante Alighieri torna sulla Terra, assumendo per il giovane protagonista del romanzo quel ruolo di guida di cui ebbe bisogno anche lui, qualche secolo fa, per uscire da una selva oscura. Dai 10 anni.
Per lettori dai 10 anni in su, segnaliamo anche Dante era un figo di Annalisa Strada (Il Battello a Vapore), accattivante versione molto sintetica ma fedele della Divina Commedia, utile «per sapere almeno di cosa parla, per cavartela nelle interrogazioni con un minimo di dignità. E per capire perché questo poema sia ritenuto fondamentale per la lingua italiana e la letteratura mondiale.» A emergere è Dante come individuo, con le sue manie, passioni e, perché no, anche le sue antipatie, avvicinando così i ragazzi a quest’autore emblematico.
Pierdomenico Baccalario regala invece ai lettori Dante e Giotto. La storia un po’ vera, un po’ romanzata, ma molto avventurosa di due amici geniali (Il Battello a Vapore). Storia che ha inizio il 10 giugno 1289, nella campagna toscana tra Arezzo e Firenze, dove si schierano gli eserciti delle due città. Tra le file dei fiorentini, un nobile cavaliere e un fante armato di spada si fronteggiano. Ma a un tratto il fante chiama l’altro per nome: «Ehi, Dante! Ma sei proprio tu?!» Così si ritrovano due amici d’infanzia: Dante Alighieri e Giotto di Bondone. La loro amicizia si è incrinata anni prima, ma la notte prima della battaglia potrebbe cambiare le cose. Consigliato dagli 11 anni in su.