In occasione dell’uscita de Lo Schiaccianoci (Edizioni Piemme, Il Battello a Vapore) LeggendoLeggendo intervista Desideria Guicciardini, illustratrice del libro scritto da Aurora Marsotto.
Una curiosità sul tuo lavoro per questo bellissimo albo: da quale elemento sei partita per realizzare le illustrazioni? Un particolare, un colore dominante, i personaggi?
Ho lavorato soprattutto con la sollecitazione e il sottofondo della suite di Tchaikovsky, con l’intenzione di trasmettere attraverso il disegno e i colori la grazia della musica. Ascoltando splendide musiche come Il Valzer dei fiori, Il Valzer dei fiocchi di neve, La Danza cinese, che sono davvero pagine musicali ispiratrici, ho voluto trasmettere il movimento leggero, il colore gioioso e ricreare nelle tavole illustrate la leggiadria musicale.
Chi lavora su Lo Schiaccianoci ha tra le sue mani un’opera poliedrica e con un’importante storia alle spalle: Hoffman, Dumas, il balletto di Tchaikovsky. Come è stato confrontarsi con un grande classico? Hai trovato una chiave di lettura per renderlo così attuale?
Quest’opera ha una ricchissima eredità e al tempo stesso si tratta di un’opera complessa: in una prima fase di lavoro mi sono confrontata con l’autrice Aurora Marsotto per concordare una semplificazione dell’intreccio, perché il libro potesse essere fruibile anche dai più piccoli. In un secondo momento mi sono concentrata sul dialogo tra la dimensione onirica e quella della realtà, trovando nel tema del sogno il motivo portante e il filo conduttore di tutto il lavoro. Si tratta di un vero e proprio crescendo: il piccolo abete, in scena all’inizio del libro, si trasforma e viene personificato in modo buffo e spiritoso. I dolci, la teiera e poi la danza dei fiori: ho voluto trasmettere la capacità degli oggetti di prendere vita attraverso l’immaginazione dei bambini.
Lo Schiaccianoci è una fiaba natalizia, hai inserito nelle tue illustrazioni un riferimento personale rispetto al tuo modo di vivere il periodo delle feste?
No, in realtà penso che la fiaba de Lo Schiaccianoci sia una fiaba che coincide solo per casualità con il periodo delle feste natalizie. Il messaggio che emerge è quello della forza dei sogni dei bambini e della loro fantasia generatrice di scenari onirici e fantastici. Nell’ultima tavola del libro i sogni salutano Clara non per un addio, ma per un arrivederci: ho voluto trasmettere l’idea che Clara continuerà a vivere altre avventure fantastiche nei suoi sogni!
Ecco perché mi è piaciuto lavorare all’illustrazione di questa fiaba senza tempo, perché ci ricorda che i bambini sognano ogni giorno ed arricchiscono la realtà con la loro fervida immaginazione.
Cosa ti sentiresti di suggerire agli insegnanti che vogliano impostare un percorso di arte e immagine a scuola ispirandosi a questo libro?
Penso che un’esperienza significativa potrebbe essere quella di far ascoltare ai bambini le musiche del balletto chiedendo loro di esprimere attraverso il disegno e i colori le sensazioni, le emozioni e i sogni sollecitati dall’ascolto musicale. Sarebbe sicuramente interessante anche chiedere ai bambini: “Come prosegue secondo voi la storia?”, “Quale nuovo viaggio affronterà Clara?” Le risposte dei bambini sono davvero sorprendenti e sono certa che ne potrebbe emergere un lavoro intenso e profondo.