"Il mio impegno è tramandare la memoria, che in un mondo pieno di ingiustizie è un vaccino contro l'indifferenza."
Liliana Segre racconta ai ragazzi la sua esperienza di bambina e poi ragazza ebrea, dall’inizio della persecuzione razziale in Italia, alla dispersione e distruzione della sua famiglia, agli anni terribili dell’internamento ad Auschwitz, fino alla liberazione in seguito alla sconfitta della Germania nazista. Lo fa lasciando emergere con semplicità la voce della bambina e della ragazza di allora, con le sue emozioni, i suoi affetti, le sue paure, la sua impossibilità a comprendere un male così grande, e infine la sua incrollabile volontà di vivere nonostante tutto.
Come molti sopravvissuti ai campi di sterminio, anche Liliana Segre per molti anni ha custodito in silenzio il ricordo della sua terribile esperienza, fino a quando non ha sentito sorgere in sé la forza e la necessità di diventare testimone per invitare le future generazioni alla responsabilità della memoria e all’impegno verso un mondo di pace.
Perché leggerlo in classe
- Uno strumento di educazione alla cittadinanza che permette di affrontare temi quali la solidarietà, l’indifferenza, la prepotenza e creare parallelismi con l’attualità.
- Una toccante testimonianza sulla Shoah. Il rilievo dato a sentimenti ed emozioni della protagonista offre la possibilità di riflettere anche riferendosi alle proprie esperienze.