Un viaggio lungo e doloroso, per sfuggire agli orrori della guerra.
Sami è il figlio tredicenne di un importante chirurgo e di una preside. Ha una sorella minore che adora, un migliore amico, una passione per i videogiochi, le sneakers e l’ambizione di entrare a far parte della squadra di calcio della scuola. Nonostante la guerra civile scuota la Siria da molti anni, la sua vita a Damasco scorre come ogni ragazzo adorerebbe, fino al giorno in cui la madre e la sorella si trovano in un centro commerciale che viene bombardato. Sami e la sua famiglia decidono di abbandonare la loro casa e di affrontare un viaggio pericoloso e straziante verso una nuova vita in Inghilterra. Dal privilegio alla povertà, da una tana di contrabbandieri in Turchia a una prigione a Manchester, Sami sperimenterà sulla sua pelle la paura, il dolore e la discriminazione. Ma conoscerà anche persone speciali che gli mostreranno quanto la vita possa essere gentile e piena di speranza.
Una storia di sopravvivenza e coraggio, che ci ricorderà come “loro”, i rifugiati, siamo anche “noi”.
Perché leggerlo in classe
- Una storia che riesce a parlare ai ragazzi in maniera immediata grazie all’ambientazione contemporanea e a Sami, uno di loro.
- Un romanzo per riflettere su quanto sembrino distanti realtà che sono invece molto, molto vicine.