Una storia di accoglienza che fa riflettere.
Il giudice Panatta è alle prese con un caso insolito: l’avvocata Marinetti afferma che il suo assistito, un bambino rifugiato che ha perso i genitori nella traversata per la libertà, è… una noce! Una schiera di rispettabili testimoni è pronta a confermarlo! Il giudice, incredulo, scoprirà che la differenza fra una favola e una storia vera sta tutta nel coraggio che abbiamo di crederci.
Perché leggerlo in classe
- A 70 anni dall’approvazione della Convenzione relativa allo statuto dei rifugiati, una tenera storia di accoglienza e integrazione, che sfrutta lo stratagemma del bambino-noce per parlare con intelligenza e delicatezza di temi importanti ormai molto presenti delle nostre vite.
- Il collegamento con il fenomeno dell’immigrazione e la multiculturalità, che riguardano l’Italia da molto vicino.