Un longseller su mafia e legalità, dall'autore di "Per questo mi chiamo Giovanni".
Filippo ha quattordici anni e abita a Scampia, dove la vita gli dà una sola possibilità: entrare nel Sistema, la camorra. Un pomeriggio, però, suo zio gli chiede di accompagnarlo alla palestra di judo di Gianni Maddaloni. Con il tempo il judo gli insegna a guardare le cose in modo nuovo, e presto il ragazzo dovrà scegliere tra un destino segnato dal clan di Toni Hollywood e la speranza di una nuova vita.
“‘O Maé. Così mi chiamano i bambini di Scampia. Così mi chiamano i giovani che vivono ai margini della legalità. Sono un maestro di Judo, un combattente sul tatami e nella vita”. (Gianni Maddaloni)
Perché leggerlo in classe
- Per parlare di mafia e legalità attraverso la metafora dello sport.
- Il libro di ispira alla vera storia di Gianni Maddaloni, oro alle Olimpiadi di Sydney del 2000.