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Mister Napoleone

L’abilità di un grande scrittore e la sua passione per il calcio trasformano un episodio di battaglia in un momento di pace e collaborazione.

15 ottobre 1815. È l’alba quando a bordo della Northumberland si sente gridare: “Terra!”. Ecco Sant’Elena. Un pezzo di carbone in mezzo al mare. Da quel giorno Napoleone Bonaparte, l’uomo che è entrato vincitore in tutte le capitali d’Europa, si ritrova segregato su una roccia in mezzo all’oceano. Con lui c’è Emanuele, quindici anni, che sogna di diventare un soldato della Grande Armata, di cavalcare imprendibile come Murat e di avere in battaglia il coraggio folle di Massena. E che soprattutto sogna di potersi presto vendicare combattendo contro gli inglesi traditori al fianco del suo Imperatore. Per questo Emanuele de Las Cases comincia a scrivere un diario: per raccontare, momento per momento, il loro viaggio all’inferno di Sant’Elena e poi il loro ritorno sul trono del mondo. Ma Amani, un ragazzino africano dai denti di luna che non ama le battaglie e che si accompagna a un esercito di granchi pacifici, farà traballare la sua sete di vendetta. Perché Amani, nella lingua della sua terra, significa “pace”.


Perché leggerlo in classe

  • Un romanzo che offre alcuni spunti per approfondire la figura di Napoleone, non solo come generale vincitore di tante battaglie, ma anche come “modernizzatore” e uomo di cultura.

Materiale didattico

Scarica le schede di approfondimento e riflessione

Autore

Luigi Garlando

LUIGI GARLANDO è la firma di punta della "Gazzetta dello Sport" e autore di numerosi libri per ragazzi e non. Il suo Per questo mi chiamo Giovanni è uno dei libri più letti e adottati nelle scuole italiane. Con Rizzoli ha pubblicato anche Camilla che odiava la politica, L'estate che conobbi il Che (Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2017), Io e il Papu, Il mestiere più bello del mondo. Faccio il giornalista, Vai all'Inferno, Dante! e Siamo come scintille.