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Luce e Mario. Storia di un amore rivoluzionario

Il nuovo romanzo di Luigi Garlando che racconta gli anni di piombo in Italia.

Rosalba ha sedici anni, un’amica in prima linea nel collettivo studentesco che ha occupato il liceo, un fidanzato rapper che ogni tanto sparisce e una passione per la danza. La stessa di nonna Luce, che da giovane è stata una grande étoile.

Ora però Luce è malata, e prima di uscire di scena vuole affidare a Rosalba i suoi ricordi più preziosi, custoditi in una vecchia cappelliera chiusa da un nastro rosso. Le chiede di non aprirla finché sarà in vita, ma Rosalba stavolta disobbedisce. E allora dalla cappelliera viene fuori una storia.

La storia di Luce e Mario, la ballerina di buona famiglia e il proletario che sognava la rivoluzione. Un amore profondo e ribelle, che sembra invincibile e invece finisce all’improvviso, in modo misterioso. Come, esattamente, e perché?

Per scoprirlo, Rosalba partirà per Milano, dove scaverà in un passato dal cuore grande ma anche pieno di ombre, quelle degli anni di piombo e del terrorismo. Un’epoca che sembra lontana, ma forse non lo è affatto.

Sullo sfondo degli anni Settanta – uno dei periodi più intensi della storia italiana – le vicende di Luce e Mario si intrecciano con quelle del presente. E Rosalba imparerà che non esiste luce senza ombra, ma che nel cielo, a saper guardare, c’è sempre una stella a guidarci.


Perché leggerlo in classe

  • Per affrontare un periodo storico complicato della storia d’Italia;
  • Per discutere insieme a ragazze e ragazzi delle rivolte studentesche di cui si sente parlare in tv e sui social.

 

Autore

Luigi Garlando

LUIGI GARLANDO è la firma di punta della "Gazzetta dello Sport" e autore di numerosi libri per ragazzi e non. Il suo Per questo mi chiamo Giovanni è uno dei libri più letti e adottati nelle scuole italiane. Con Rizzoli ha pubblicato anche Camilla che odiava la politica, L'estate che conobbi il Che (Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2017), Io e il Papu, Il mestiere più bello del mondo. Faccio il giornalista, Vai all'Inferno, Dante! e Siamo come scintille.