Per chi cerca qualcosa per cui battersi. Per chi pensa che è straniero solo quello che non conosce.
Judit ha quasi dodici anni e uno straordinario talento per il disegno. Da quando il padre, un celebre illustratore, ha abbandonato la famiglia per trasferirsi in Ungheria, vive con la mamma e il nonno a Ginevra. Su suggerimento del suo professore, per migliorare nel bianco e nero e nelle ombreggiature, Judit comincia a disegnare le scacchiere giganti del parco. Ed è proprio lì che conosce il misterioso signor Aliyat, riservato iraniano, fenomenale scacchista, straniero senza permesso di soggiorno e persona per cui vale la pena combattere.
Perché leggerlo in classe
- L’immortale affronta il tema dei migranti e dei richiedenti asilo fuori dagli steccati ideologici, esprimendosi con chiarezza, compassione e lealtà, inserendolo in un contesto familiare moderno e complicato.
- Un libro che favorisce la discussione in classe e l’esplorazione di situazioni e sentimenti in cui qualsiasi ragazzo può venirsi a trovare, offrendo anche agli insegnanti un valido strumento per il confronto e l’approfondimento.