La morte di un genitore coincide con la fine del mondo? Un romanzo imprevedibile, una narratrice che commuove profondamente.
“In un solo secondo, l’universo per come lo conoscevo era esploso. Presto sarebbe letteralmente saltato tutto in aria.”
Kemi ha undici anni e da grande vuole diventare una scienziata. Passa le giornate a calcolare con il padre le probabilità di qualsiasi cosa le capiti, cercando a modo suo di prevedere gli eventi del mondo. Tutto, però, viene sconvolto dalla notizia che, con una probabilità superiore all’ottanta per cento, un asteroide colpirà la Terra entro quattro giorni.
La vita di Kemi presto non esisterà più e lei deve prepararsi ad affrontare il momento più difficile che abbia mai immaginato. Per questo comincia a raccogliere in una capsula del tempo tutti i ricordi più cari dei suoi familiari.
Eppure, nel ricco quartiere abitato da bianchi dove si sono appena trasferiti, Kemi e la sua famiglia afroamericana sono i soli a non uscire di casa, mentre i vicini e le sue compagne di scuola continuano a vivere come se non fosse successo nulla. Perché lei è l’unica a sentirsi come se il mondo stesse per finire? Cosa sta succedendo a suo papà, che sembra allontanarsi da lei ogni giorno di più? E come ci si prepara a lasciare andare ciò che di più caro si ha nella vita?
Narrato dalla voce struggente della sua protagonista, un romanzo che ci regala un’esperienza di lettura unica e indimenticabile, con un grande colpo di scena. E che esplora con maestria la forza dell’amore familiare, un amore che ci tiene uniti e non ci lascia mai.
Perché leggerlo in classe
- Per parlare di tematiche delicate quanto importanti quali l’elaborazione del lutto in giovane età, la discriminazione razziale e i diritti, dalla prospettiva di un undicenne.