La Resistenza attraverso gli occhi di un ragazzo.
Roberto è solo un ragazzo quando compie la prima di tante scelte importanti: a Cremona, in un’Italia divisa in due, nel cuore della guerra si aggrega a una singolare compagnia di finti teatranti, che di notte fanno saltare i ponti sul Po per impedire il passaggio delle truppe tedesche. Il gruppo viene scoperto, molti componenti sono arrestati. Roberto riesce a fuggire. È solo il primo episodio di una lunga, dolorosa, faticosa avventura: la separazione dalla famiglia, la fuga in montagna, l’arresto e la cella d’isolamento, infine la lotta con una brigata partigiana fino all’arrivo degli alleati. Una storia di resistenza, di coraggio inevitabile, raccontata con semplicità a chi vuole sapere oggi com’è stato fare la Storia senza saperlo.
Perché leggerlo in classe
- Testimonianza storica accessibile: offre una prospettiva diretta e narrata con semplicità sulla Resistenza italiana e la Seconda Guerra Mondiale, permettendo ai ragazzi di comprendere eventi storici complessi attraverso l’esperienza di un giovane protagonista.
- Riflessione su coraggio e scelta: la storia di Roberto, costretto a un “coraggio inevitabile” e a scelte difficili in giovane età, stimola la discussione su temi universali come la responsabilità, la crescita in circostanze estreme e il significato dell’agire morale.
- Collegamento empatico con la storia: raccontando di come si possa “fare la Storia senza saperlo”, il libro aiuta gli studenti a umanizzare il passato e a creare un ponte empatico con le generazioni che hanno vissuto eventi cruciali, rendendo la Storia meno astratta e più vicina.