Occhi di cielo e cuore selvaggio: una ragazza alla scoperta dei misteri del mondo.
All’alba di un giorno di fine inverno, mentre tutti in casa ancora dormono, Angela Da Mar prende la barca e si spinge nell’acqua bassa della laguna di Venezia. Non è consueto, per una ragazza, andarsene in giro da sola, su un barchino a remi, vestita da maschio, ma Angela, nonostante i rimproveri di sua madre, non vuole rinunciare a quella libertà. Proprio quando sta per rientrare, senza che nessuno l’abbia vista, il suo remo urta qualcosa che galleggia. Un uomo in acqua. Un cadavere! Al collo porta un pendente con lo stemma dell’impero di Bisanzio e Angela comprende da subito che cosa significa: la sventura si è abbattuta sulla sua casa. Siamo nell’anno 828 dopo Cristo e la regione di Venezia è governata dal doge per conto dei bizantini. E sono proprio gli uomini del doge a piombare a casa Da Mar, con l’accusa di assassinio. Il padre di Angela viene immediatamente tratto in arresto e per sfuggire allo stesso destino ad Angela non resta che imbarcarsi su una nave diretta nel lontano Oriente. Ma lo scopo del viaggio non è quello che il comandante dichiara, e la ragazza si troverà implicata in un gioco ben più grande di lei.
Perché leggerlo in classe
- Il secondo capitolo della saga dei “Da Mar” si rivela, pagina dopo pagina, una lettura entusiasmante per ragazze e ragazzi: dopo la fondazione di Venezia e il passaggio di Attila, la nuova storia ruota attorno alla figura di Angela Da Mar, la ragazza che recuperò le reliquie di San Marco e fece costruire la sua basilica.