Una storia d’amicizia raccontata con il linguaggio universale del calcio.
Arcadio ha undici anni e non parla da due. Dalla sera dell’attentato in cui la mamma è rimasta ferita a un braccio. Quando il Papa riceve la sua lettera, diversa dalle altre perché non ci sono parole ma solo figurine di calciatori, non ha dubbi: questo bambino sta soffrendo, e lui deve aiutarlo. Sotto gli occhi increduli delle guardie e degli alti prelati, Francesco si toglie l’abito talare e si getta nella sua personale missione: liberare il bambino dall’armadio di paure in cui è rinchiuso. Sono i giorni della Settima Santa, ma il Pontefice è disposto a venir meno anche agli impegni ufficiali pur di aiutare il piccolo Arcadio. Tra di loro nascerà un’amicizia speciale, a suon di figurine, calcio e sorprendenti gite fuori porta.
Perché leggerlo in classe
- Un romanzo che mescola calcio e vita, con il tocco magico dello scrittore Luigi Garlando.
- Le figurine a colori entrano nella storia introducendo un linguaggio nuovo e divertente.
- Il protagonista adulto è ispirato a Papa Francesco.
Estratto di lettura
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