Una testimonianza forte e sincera, per non dimenticare.
Ana Novac ha quattordici anni quando viene arrestata e deportata ad Auschwitz, nel 1944. La sua colpa è una sola: essere ebrea. Nonostante le condizioni di vita disumane all’interno del campo, non perde le speranze e trova la forza di continuare a scrivere il suo diario ovunque le capiti, che sia un pezzo di carta o una foglia avvizzita di cavolo. In queste pagine Ana ci racconta come viveva con le sue compagne, giorno per giorno, tra piccole gelosie, amicizie profonde e il sogno di libertà che le teneva sveglie durante le lunghe notti di prigionia. Animato da un’incredibile “rabbia di vivere” e dallo sguardo ironico e impietoso tipico di un’adolescente, il diario diventa per lei una ragione di vita e per noi, oggi, una preziosa testimonianza. In cerca di giorni felici è un diario unico, uno scritto eccezionale sopravvissuto all’orrore del campo di concentramento.
Perché leggerlo in classe
- Una testimonianza reale e fortissima, un racconto prezioso per affrontare con ragazze e ragazzi il tema della Memoria, per non dimenticare gli orrori della Shoah.