Il rapporto tra un nonno e un nipote, tra due lupi e il bosco, tra l'umanità e la natura.
È passato molto tempo, ma lui torna sempre lì, ogni anno, in un giorno preciso, per ricordare cosa successe allora: quando viveva con il nonno in quel piccolo paese senza nome, aspettando il ritorno di suo padre dalla guerra. Suo nonno, il capocaccia, era un uomo di poche parole, ma sapeva insegnarli le cose essenziali: a orientarsi sui sentieri, a osservare le tracce degli animali, ad affrontare la fatica. E a cacciare, nel rispetto del bosco. Insieme nonno e nipote camminavano tra gli alberi in silenzio, alla scoperta della vita selvaggia della foresta. Ma in un inverno particolarmente freddo un litigio tra ragazzini si trasforma in tragedia, e in paese si chiede vendetta. Il colpevole come nelle fiabe della tradizione finisce per essere il… lupo. Ma chi è stato davvero?
Perché leggerlo in classe
- Una storia che ha il sapore di una favola, attraverso cui imparare che l’equilibrio del bosco non è solo pace e meraviglia.
- Un bellissimo esempio di rapporto fra nonno e nipote: un dialogo continuo tra l’adulto – capace di trasmettere amorevolmente le sue conoscenze – e il bambino, animato dal desiderio di conoscere il mondo che lo circonda.
- La scrittura essenziale e teatrale di Niccolini è ricca di immagini che raccontano la storia di una ricerca affannosa e serrata come una battuta di caccia, mozzafiato e intensa: l’elemento giallo e mistery rende il racconto appassionante e fa riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni, sul coraggio di dire la verità e sul nostro rapporto con la natura.