Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura di Milano, racconta due storie di Resistenza della sua famiglia
Ogni famiglia ha storie che i nonni tramandano ai nipoti e altre che invece non si raccontano. Tommaso di queste storie ne ha due, ed entrambe affondano le loro radici in un bosco. Il passato del nonno paterno Edoardo, nome di battaglia Dado, è un intrico di ricordi bisbigliati, in cui ci si addentra piano, per paura di perdersi.
Tornare insieme a lui nei boschi dove si è nascosto da ragazzo significa ripercorrere quei sentieri su cui si è combattuta la storia italiana, dove migliaia di partigiani hanno rischiato la vita, ribellandosi ai fascisti per riscrivere il futuro del nostro Paese.
Ed è sempre in un bosco, nella Val Pellice, che Tommaso ritrova le tracce di un’altra storia familiare che rischiava di rimanere perduta: quella dello zio materno Gianpaolo, morto poco più che ventenne, dopo aver deciso di togliersi la divisa dell’esercito, diventando un ribelle per un dovere di libertà, democrazia e parità.
Oggi, lungo il cammino tracciato da Dado e Gianpaolo, cammina Tommaso, per raccontarci che ciascuno di noi può dare il proprio contributo per cambiare in meglio il mondo in cui vive.
Perché leggerlo in classe
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Per parlare di Resistenza, di partigiani, dell’importanza di combattere per quello in cui si crede, dei valori che reggono la nostra società.
- Per scoprire due storie vere di uomini che hanno lottato per la liberazione dell’Italia dal regime fascista