Un romanzo per mettere in guardia le più giovani lettrici dai pericoli delle chat online
Un libro per affrontare il tema dell’adescamento online
Anna Chiara ha tutto: un’amica del cuore, una famiglia che la vizia anche un po’, è brava a scuola, e tutti dicono che è bella come Taylor Swift. Da pochi giorni è anche riuscita a uscire con il ragazzo che le piace, e lui sembra cotto di lei.
Un giorno su Instagram la contatta una ragazza, le fa i complimenti, e da uno scambio casuale subito nasce la confidenza: Viola si racconta, prima per brevi messaggi, poi più a fondo, parlando delle sue insicurezze e della sua solitudine. Anna Chiara è attratta da questo rapporto a distanza, in cui si sente capita e apprezzata meglio che da chiunque altro…
Poi però, una sera, Viola scrive un messaggio che ad Anna Chiara non torna: una piccola contraddizione, che non è coerente con quanto raccontato fino ad allora. Chi è Viola, che Anna Chiara non ha mai visto, e a cui ha raccontato, e mostrato, così tanto di sé? D’improvviso Anna Chiara non è più certa di saperlo. E presro si ritrova in trappola, presa in una situazione molto più grande di lei. Un gioco crudele, che sembra non offrire alcuna via d’uscita.
Perché leggerlo in classe
- Cristina Obber gira molto nelle scuole per dialogare con ragazze e ragazzi;
- Un libro che è uno strumento per dialogare con ragazzi e ragazze su una dinamica digitale che può rimanere altrimenti invisibile;
- Era solo un selfie, il romanzo precedente dell’autrice, viene utilizzato nelle scuole per raccontare e imparare ad affrontare i pericoli della comunicazione online;
- Per approfondire il fenomeno della predazione sessuale che purtroppo è sempre più frequente e con aggressori sempre più giovani.