È un soccorritore con un passato da informatico. Nel 2017 lascia le ambulanze per SOS Mediterranee - un'organizzazione umanitaria che ha salvato oltre 37.000 persone - e ne diventa presidente. Sta in mare sei o sette mesi all'anno, e quando ritorna a terra cammina nei boschi o tiene conferenze sul soccorso in acqua. Da grande vorrebbe diventare una rana.