Ana Novac, nata nella Transilvania ungherese nel 1930 e deportata ad Auschwitz nel 1944, è stata liberata un anno dopo, unica sopravvissuta della sua famiglia. In seguito a una riabilitazione di due anni in ospedale, è tornata in Romania per poi stabilirsi negli anni Sessanta a Parigi, dove si è occupata soprattutto di scrivere testi teatrali.