La Casastronave di Luca Feliciani e Pierpaolo Rovero (Il Battello a Vapore) è un racconto illustrato nato lo scorso marzo, per aiutare i bambini a comprendere perché fosse necessario restare a casa. Mentre fuori si aggirava «un nemico invisibile», è stato il momento di scoprire un nuovo modo di pensare alla quotidianità. E a tutte le attività divertenti che si possono fare, come la creazione di un orto sul balcone o una videochiamata ai nonni.
Luca Feliciani ci ha raccontato com’è nato il progetto!
Vi ricordate le emozioni del marzo 2020?
Eravamo all’inizio dell’arrivo del coronavirus in Italia. Sperimentavamo tutti per la prima volta una serie di stati d’animo molto particolari e mai vissuti prima. C’erano i canti dai balconi, la corsa al lievito nei supermercati, arcobaleni con scritto “andrà tutto bene” e tantissime video-chiamate fatte per lavoro o per sentirsi vicini ai propri cari.
Ognuno si lamentava un po’ dei disagi che stava provando. Nello stesso momento, però, c’era una categoria che aveva pochissima voce: i bambini.
A loro era stata tolta la scuola e, in tantissimi casi, il diritto di capire cosa stava succedendo. I genitori spesso facevano fatica ad essere la migliore versione di sé stessi, con tutte le complicazioni che vivevano anche solo di natura logistica: “Come faccio a coniugare il lavoro, a stare dietro alla casa, ai figli e al resto senza servizi?”
In questo contesto, la mattina del 19 marzo (che poi è la festa del papà… casualità?) mi è venuto in mente un raccontino su quello che ci stava succedendo. Lo stare chiusi in casa era un limite, ma anche una cosa nuova da sperimentare e un’occasione davvero unica di fare famiglia.
Ho scritto quindi una storia per i più piccoli e l’ho mandata a un mio amico illustratore, Pierpaolo Rovero. Come prevedevo, Pierpaolo (che definirlo solo “illustratore” è un po’ poco, fate una piccola ricerca su internet!) si è appassionato e, nei 3-4 giorni seguenti, ha reso vivo il racconto con i suoi disegni. Nel frattempo, io cercavo di capire cosa fare con questa “cosa” e ho optato per la creazione di un mini-sito internet sul quale pubblicare un pdf che le persone avrebbero potuto scaricare gratuitamente. Timidamente, abbiamo condiviso il sito sui nostri social network piuttosto che nelle chat di whatsapp di genitori, delle classi dei figli e degli amici.
Il riscontro è stato immediato e del tutto inatteso! Nei giorni seguenti abbiamo ricevuto ringraziamenti e menzioni dalle persone più inaspettate e da moltissimi sconosciuti. Vari blog e addirittura un paio di quotidiani hanno notato il sito e ne hanno parlato; con alcuni abbiamo addirittura organizzato delle interviste.
Un altro mondo che da subito ha notato e sostenuto il progetto è il mondo delle maestre. Tipicamente usavano il racconto per dare dei piccoli compiti “a distanza” ai loro alunni: i bambini, entusiasti, disegnavano o addirittura costruivano fisicamente la loro casastronave. I miei amici mi inoltravano dei commenti che giravano per le chat: “Proprio come noi!” è uno di quelli che mi è rimasto più impresso.
Molte maestre hanno girato dei video in cui leggono il racconto ai loro bimbi, alcuni di questi sono tutt’ora su Youtube.
Nel frattempo, quasi per gioco, abbiamo tradotto il racconto in inglese e in francese per poi pubblicarlo sul sito. Anche in questo caso, inaspettatamente, abbiamo ricevuto molti riscontri. In particolare, siamo finiti in un giro di mamme legate ad Intercultura che hanno cominciato a tradurre il racconto ognuna nella propria lingua. Siamo arrivati a 13 lingue tra cui, oltre le lingue più “classiche”, abbiamo anche il cinese, l’iraniano, il portoghese e diverse versioni di spagnolo.
Grazie all’intraprendenza di una maestra di Piacenza (Maria Rosella Musicò: grazie ancora!), abbiamo addirittura una versione tradotta nei simboli della Comunicazione Aumentativa Alternativa, utile per bambini con disabilità cognitive.
Infine, relativamente poco tempo dopo la prima pubblicazione, siamo stati contattati dal Battello a Vapore, una casa editrice per bambini che stimiamo per la forte attenzione all’aspetto educativo dei libri pubblicati. È iniziata così una importante collaborazione che ha portato un racconto scritto “di getto” una mattina di marzo ad essere un vero e proprio libro pronto per essere pubblicato.
Tutti questi tasselli ci hanno reso davvero orgogliosi del viaggio che ha fatto fin qui la Casastronave. Il racconto è già entrato in tantissime case e aule scolastiche. Ora, con il libro fisico, ci auguriamo di poter raggiungere ancora più bambini, insegnanti e genitori. Ci piacerebbe davvero che, oltre a offrire del tempo di qualità, il racconto rappresentasse per i genitori e gli insegnanti uno strumento utile per fare memoria e per portare i bambini (e perché no, loro stessi!) ad affrontare un periodo inedito e complicato con un po’ di serenità.
Luca Feliciani