Alle bambine ribelli di tutto il mondo:
sognate in grande,
puntate in alto,
lottate con energia.
E, nel dubbio, ricordate:
avete ragione voi.
C’era una volta… una principessa? Macché! C’era una volta una bambina che voleva andare su Marte. Un’altra che diventò la più forte tennista al mondo. E un’altra ancora che scoprì la metamorfosi delle farfalle. Da Serena Williams a Malala Yousafzai, da Rita Levi Montalcini a Frida Kahlo, da Margherita Hack a Michelle Obama, sono 100 le donne raccontate nel bestseller Storie della buonanotte per bambine ribelli e ritratte da 60 illustratrici provenienti da tutto il mondo. Esempi di coraggio, determinazione e generosità per chiunque voglia realizzare i propri sogni.
Il libro, nato da un’idea delle imprenditrici Francesca Cavallo ed Elena Favilli (di TimbuktuLabs), che hanno raccolto i fondi per la realizzazione del progetto tramite la piattaforma KickStarter, è l’inedito più finanziato nella storia del crowdfunding.
Per aiutare insegnanti e genitori a trarre il massimo dai contenuti del primo volume, le autrici – con il contributo di Andrea Wlodarczyk, artista ed educatrice – hanno ideato alcuni percorsi formativi, con riflessioni e attività adatte a studenti di Scuola Primaria e Seondaria di Primo Grado.
Qui trovate il materiale completo da utilizzare con la vostra classe!
Le autrici sono tornate nelle librerie con Storie della buonanotte per bambine ribelli – vol.2, cento nuove, bellissime storie per ispirare le bambine – e i bambini – a sognare senza confini: Audrey Hepburn, che mangiava tulipani per sopravvivere alla fame ed è poi diventata un’inarrivabile icona di stile e una straordinaria filantropa; Bebe Vio, grintosissima campionessa di scherma malgrado una grave malattia; J.K. Rowling, che ha trasformato il fallimento in un punto di forza e ha cambiato per sempre la storia della letteratura. Poetesse, chirurghe, astronaute, giudici, acrobate, imprenditrici, vulcanologhe: cento nuove avventure, cento nuovi ritratti per ispirarci ancora e dirci che a ogni età, epoca e latitudine, vale sempre la pena di lottare per l’uguaglianza e di procedere a passo svelto verso un futuro più giusto.