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Il giorno in cui la guerra finì

Dall'autore di "Fuorigioco a Berlino" e "Arvis delle nubi".

1945. Dalla sua barca il giovane Arturo guarda la nebbia che copre il cuore del lago di Como e che gli ha portato via il padre, contrabbandiere. Ora che lui non c’è più, Arturo non desidera altro che assomigliargli, anche se il suo era un mestiere pericoloso. Ma niente è più pericoloso della guerra, che un giorno arriva a bussare alla sua porta e a chiedergli di compiere un gesto degno del Fantasma del lago, come chiamavano il padre: trasportare una ragazza e il suo nonno in fuga dai nazifascisti sull’altra sponda, perché possano raggiungere la Svizzera e mettersi in salvo. In una lunga notte, la sua storia di quindicenne si intreccerà con la grande Storia, e tra la cattura di Mussolini, la strenua resistenza di giovani eroi partigiani e la fine della guerra, Arturo troverà una nuova rotta per tornare a casa e diventare uomo.


Perché leggerlo in classe

  • Per parlare di Resistenza a 80 anni dall’8 settembre.

 

Autore

Christian Antonini

Christian Antonini, nato a Milano nel 1971, è autore di libri per ragazzi e adulti, con la passione per la storia, l'avventura e il fantastico. Ha lavorato come redattore per periodici e case editrici e si è occupato professionalmente di giochi da tavolo, di simulazione e di ruolo. Nel 2016 ha esordito nel mondo della narrativa per ragazzi con il romanzo Fuorigioco a Berlino, che ha vinto il Premio Selezione Bancarellino 2017 e il Premio Nazionale Il Gigante delle Langhe. Per Il Battello a Vapore ha pubblicato Il cacciatore di nubi, vincitore del Premio Libro Aperto di Baronissi e del Premio Letture ad alta voce Teen di Arezzo.