Dopo "Mistero Caravaggio", dello stesso autore, un altro romanzo biografico che unisce storia, arte e avventura.
Irrequieto, sanguigno, coraggioso, fin da bambino Michelangelo Buonarroti coltiva un desiderio: raccontare storie ed emozioni attraverso sculture, quadri e affreschi. Dall’età di dodici anni, non c’è giorno in cui non prenda un pennello per dipingere o un martello per scolpire, cercando di far sembrare viva ogni figura. Ogni sua creazione rappresenta una nuova avventura, una sfida in cui dimostrare il suo talento e la sua immaginazione. Molti lo considerano un uomo burbero, un personaggio con cui si finisce sempre per litigare, un artista dal carattere impossibile. In realtà, Michelangelo è un ragazzo dal cuore grande, un fratello generoso, un figlio attento, un maestro che ama l’avventura e non teme di correre i rischi che la vita gli pone. Anche quando sbaglia, cerca sempre una soluzione, se cade ha il coraggio di rialzarsi, di fronte ai nemici non ha paura di affermare le sue idee. Quelle che ancora oggi riconosciamo nelle sue opere immortali, dalla Pietà agli affreschi della Cappella Sistina, dal Mosè al Giudizio Universale.
Perché leggerlo in classe
- Per conoscere la storia di uno dei più grandi artisti di tutti i tempi.
- Per raccontare l’arte ai ragazzini attraverso l’affabulazione di un grande divulgatore.