La testimonianza dolorosa e toccante di Piero Terracina, la sua esperienza nell'orrore di Auschwitz.
Quando ha conosciuto Piero Terracina, ebreo romano sopravvissuto ad Auschwitz, Erika aveva solo quattordici anni. Ma nel volto di quel vecchio signore ha saputo vedere qualcosa di importante. Qualcosa che non poteva andare perduto. Giorno dopo giorno il loro legame si è fatto più forte. Prima con le lettere, poi con le domande occhi negli occhi. Le speranze di Erika, il suo desiderio di capire si sono intrecciati ai ricordi di Piero e alla memoria dell’Olocausto, dando vita a un’amicizia che va oltre il tempo e le generazioni.
Con la prefazione di Walter Veltroni.
Perché leggerlo in classe
- Un significativo esempio di incontro tra generazioni, la profonda amicizia tra una giovane scrittrice e un anziano signore: sopravvissuto alla terribile esperienza di Auschwitz, le consegna il ricordo di quei drammatici eventi.
- Per far sì che non vada perduta nei ragazzi di oggi la memoria di uno dei momenti più duri della nostra Storia.