La guerra con le sue atrocità sullo sfondo di una grande amicizia messa a dura prova.
Milano, anni ‘30. Emanuele e Luigi hanno tristi storie alle spalle, ma l’Orfanotrofio dei Martinitt offre loro cibo, un tetto so-pra la testa e la prospettiva di un futuro.
Hanno caratteri diversi: uno è ambizioso e preciso, l’altro è scanzonato e vive alla giornata; ma fra loro si crea un legame destinato a sopravvivere alle prove della vita. Una vicenda inattesa accende in Emanuele un’incontrollata rabbia che lo spinge a gettare su Luigi tutto il marcio che la guerra gli ha seminato dentro; così consegna alle autorità l’amico che, fidandosi di lui, gli aveva rivelato le proprie origini ebraiche. In preda ai rimorsi, Emanuele si autodenuncia ai fascisti fingendosi ebreo pur di stare con l’amico. I due, rinfrancata l’amicizia, riusciranno miracolosamente a scappare dai tedeschi da cui sono stati catturati. Decisivo per la salvezza sarà un giovane soldato tedesco in cui prevalgono umanità e compassione. Finita la guerra, i ragazzi vengono a sapere che colui al quale devono la vita è morto. Decidono così di comprare la sua casa per tener vivo il suo ricordo e celebrarne l’eroismo.
Perché leggerlo in classe
- Per affrontare il tema della guerra attraverso lo sguardo e l’esperienza diretta di due ragazzi.
- Temi quali la forza dell’amicizia, i segreti, i tradimenti, che scaturiscono da questa storia, non mancheranno di suscitare tra i ragazzi vivaci riflessioni.
- Un libro per tutti, con caratteristiche grafiche e di impaginazione che favoriscono la leggibilità e che li rendono accessibili anche ai bambini con DSA e con BES.