Paolo Borsellino mi ha salvato la vita. L’ho conosciuto l’anno scorso, in seconda. Non di persona, perché è stato ucciso dalla mafia una decina d’anni prima che io nascessi. Però ho conosciuto le sue idee e la sua battaglia grazie alla Ghidini, la prof di italiano e storia, che si è messa in testa di fare un progetto su di lui.
dall’incipit de “La casa di Paolo” di Sara Loffredi con Marco Lillo
Il 23 maggio 2022 sarà l’anniversario della strage di Capaci, nella quale persero la vita Giovanni Falcone, la moglie e tre agenti della scorta. Il 19 luglio 2022, invece, sarà il trentennale della strage di via d’Amelio, nella quale morirono Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta, anche loro per mano della mafia.
I due magistrati sono stati un grande esempio per tutti noi. Hanno creduto negli ideali di giustizia e legalità, pagando per questo un caro prezzo: la loro stessa vita.
LeggendoLeggendo dedicherà una settimana intera ai temi legati a questa importante ricorrenza, consigliando letture adatte a diverse fasce d’età.
Il primo libro di cui vi parliamo è La casa di Paolo di Sara Loffredi con Marco Lillo.
La trama in breve
Lorenzo ha quindici anni: adora sua madre e la sorellina. Ogni volta che vede il padre sdraiato a letto prova una rabbia così profonda che gli provoca attacchi di ansia: è stato licenziato da poco e da quel giorno sembra non avere a cuore più nulla.
Quando una docente, però, racconta la storia di Paolo Borsellino, Lorenzo imparerà a trovare la forza, grazie all’esempio del magistrato, di reagire al nemico più difficile: la parte più buia di sé stesso.
In via Vetriera […] non c’era più niente di tutto ciò che ricordava i nostri giochi di bimbi su quelle balate, in mezzo a quelle scansie, non c’erano più le voci, non c’era più la vita in quella strada, non c’era più Paolo, non c’era più nulla. È lì che è nato il mio sogno.
dalla Prefazione al libro, scritta da Salvatore Borsellino, fratello del giudice
“La Casa di Paolo”, da cui il libro ha preso il titolo, è un centro fondato dal fratello di Paolo Borsellino e aperto a tutti i giovanissimi abitanti del quartiere Kalsa a Palermo: un luogo in cui svolgere attività costruttive e allontanare ragazze e ragazzi dalla spirale di emarginazione e criminalità che caratterizza tutt’oggi Palermo.
I valori de “La Casa di Paolo” mantengono vivi la memoria e i gli ideali del giudice antimafia: in qualche modo Salvatore Borsellino ha riportato il fratello a Palermo, accogliendo bambine e bambini, ragazze e ragazzi, che hanno bisogno di affetto, distrazioni, aiuto.
A riportare la testimonianza del fratello di Paolo Borsellino è Sara Loffredi, autrice e laureata in Giurisprudenza, alla quale si è iscritta pochi anni dopo le due stragi che hanno colpito l’Italia intera.
Insieme a lei, Marco Lillo, giornalista e scrittore, che ha realizzato diversi libri d’inchiesta, anche sulla mafia.
La lettura in classe è un ottimo punto di partenza per introdurre l’argomento “mafia” e sviluppare un approfondimento sulla vita di Paolo Borsellino: su Leggendo Leggendo puoi leggere qui le prime pagine del libro.