Per rendere omaggio a Mino Milani, scomparso il 10 febbraio, abbiamo pensato di raccontare la sua vita attraverso i libri, i fumetti e i manuali scritti per i ragazzi.
Milani nasce nel 1928 a Pavia, città che non abbandonerà mai perché a lui molto cara. Nel 1953, dopo una laurea in lettere, comincia a scrivere racconti e fumetti brevi sul “Corriere dei Piccoli“, storico inserto del Corriere della Sera dedicato a bambini e ragazzi. Le sue strisce, realizzate con l’illustratore Mario Uggeri, sono talmente apprezzate che il giornale gli chiede di aumentare la produzione.
Comincia così a pubblicare anche sotto due pseudonimi, Piero Selva ed Eugenio Ventura, per alternare le firme sulle pagine. Da allora la sua penna non si è più fermata, fino alla recente scomparsa. Nel 1972 diventa uno dei principali scrittori del “Corriere dei ragazzi” pubblicando, tra i tanti, la serie Il Maestro, scritto in una ventina di episodi a fumetti, illustrata da Aldo Di Gennaro.
Mino Milani ha scritto anche tantissimi libri per ragazzi, ed è proprio di quelli che vogliamo parlarvi oggi, per ricordarlo attraverso le sue storie senza tempo.
Guglielmo, un garzone che lavora da un mugnaio, trova per strada una moneta d’oro e se la mette in tasca. Non sapendo che viene usata come merce di scambio, Guglielmo la mostra a tutti con orgoglio e i suoi guai cominciano.
Tutti tentano di impadronirsi della moneta cercando di ingannare il ragazzo: avrà a che fare con damerini, mercanti, damigelle e banditi.
Una parabola sul valore del denaro: tutti per avere ricchezza sono pronti a tradire le persone, ma tra tanti disonesti si trova sempre qualcuno disposto ad aiutarci.
Luca è in terza media e ogni mattina, per poter arrivare salvo a scuola, deve pagare un tributo a due bulli. Tutti gli adulti che dovrebbero aiutarlo si rivelano inutili, tranne Davide, lo zio della migliore amica Deba, arrivato dall’Africa.
L’uomo sa ascoltare i ragazzi e insegnerà a tutti una grande lezione di vita: i ragazzi impareranno a diventare adulti, in un mondo che adulto non è.
È il 1944 e la guerra imperversa. Nino si sente diviso a metà: parte del suo cuore è per gli amici, i giochi, le gite; l’altra va alle famiglie degli sfollati, ai tedeschi, ai bombardamenti.
Crescere fa paura ma è uno di quei cambiamenti inevitabili che bisogna imparare ad accettare. Scritto sotto forma di diario, il romanzo illumina eventi conosciuti raccontando quanto tutto sia più complicato e intricato di come ce lo siamo sempre immaginati.
Crediti immagine: foto CC BY 2.0 Università di Pavia/Flickr