Un romanzo che aiuta a capire chi sono i veri eroi: coloro che non cercano la gloria, ma desiderano solo aiutare gli altri.
I miracoli esistono è un romanzo attraverso il quale Sara Rattaro fa conoscere ai ragazzi la vita di Giorgio Perlasca, il commerciante italiano che salvò più di 5000 persone dai campi di concentramento.
L’autrice è molto amata nelle scuole, dove le sue precedenti biografie storiche hanno riscosso grande successo. Anche la critica ha apprezzato il modo in cui riesce a far emergere l’umanità di persone le cui vite sembrano dimenticate dal tempo.
In Sentirai parlare di me (Mondadori, 2019) ha raccontato di Nellie Bly, paladina dei diritti delle donne e la prima ad essere diventata una reporter riconosciuta da tutti per le sue capacità; ne Il cacciatore di sogni (Mondadori, 2019) sono Albert Bruce Sabin e il suo vaccino contro la poliomielite a riaffiorare tra le pagine; in La formula segreta (Mondadori, 2020), invece, il protagonista Matteo, insieme al padre, intraprende un viaggio in Sudamerica sulle tracce di Ettore Majorana, promettente e geniale fisico italiano scomparso misteriosamente poco prima di iniziare i lavori al progetto sulla bomba atomica.
Nel suo nuovo romanzo I miracoli esistono, Sara Rattaro ha riportato all’attenzione dei lettori una storia sconosciuta ai più, conservata solo nei cuori di chi l’ha vissuta in prima persona. Giorgio Perlasca è stato infatti uno di quegli eroi silenziosi che non agiscono per ottenere riconoscimenti, ma semplicemente perché sanno che è loro dovere intervenire per combattere la violenza.
In questo romanzo le protagoniste sono due. Alice ha dodici anni nel 1987, vive con i genitori in una piccola casa che confina con la casa di Brigitte, una donna ungherese di 55 anni. Quando la madre di Alice si ammala, è Brigitte a farle da baby sitter e le due diventano migliori amiche.
Le loro vite si intrecciano: la Brigitte dodicenne aveva gli stessi problemi di Alice, ma abitava a Budapest, la sua famiglia era ebrea ed era il 1944. Fuori scoppiavano le bombe e i nazisti non bussavano alle porte: le sfondavano a calci ed entravano con la forza per portare via tutto, oggetti e persone.
L’autrice riesce ancora una volta, con la sua scrittura potente e allo stesso tempo delicata, a raccontare la Storia con la S maiuscola. Brigitte è viva solo grazie a Giorgio Perlasca, soldato fascista inviato nel settembre 1943 a Budapest per comprare carne per l’esercito. In territorio nemico Jorge Perlasca, come risultava dal suo passaporto, poteva prendere solo due decisioni: fuggire da solo e tornare a casa dalla sua famiglia, o allearsi con San Briz, ambasciatore della Spagna, per far scappare gli ebrei ungheresi.
Nella prefazione al libro, Franco Perlasca, figlio di Giorgio, scrive: “Tornato in Italia non ha cercato onori, fama e ricompense. La sua storia non l’ha raccontata nessuno. Può sembrare strano con gli occhi di oggi, ove qualsiasi cosa che facciamo la vogliamo condividere sui vari social; un mondo dove l’apparire è più importante dell’essere”.
Giorgio Perlasca è un Giusto, uno di quegli uomini che nella tradizione ebraica fanno del bene senza aspettarsi nulla in cambio e poi tornano alla vita quotidiana come se nulla fosse successo.
Grazie alle schede didattiche – che si possono scaricare qui – i ragazzi, dopo la lettura di I miracoli esistono, potranno approfondire il tema della Shoah e capire a fondo i sentimenti e gli avvenimenti di quegli anni.
Una lettura perfetta per studenti dagli 11 anni in su, soprattutto in preparazione alla Giornata della Memoria. La vita di Giorgio Perlasca insegna ai ragazzi ad opporsi a episodi di violenza e a essere pronti ad agire per difendere qualcosa o qualcuno. E a comprendere che spesso gli eroi non volano e non indossano un mantello, ma sono più vicini a noi di quanto crediamo.