Questa storia è per tutti quei bambini ai quali la natura ha voluto giocare uno scherzo. E che non hanno fatto neanche in tempo a presentarsi a questo mondo, ad ambientarsi, a capirci qualcosa, che già dovevano viaggiare, correre e lottare.
Michele D’Ignazio, con Il mio segno particolare, offre ai lettori la sua storia personale.
Una storia intensa, ricca di esperienze e sensazioni, in cui il percorso affrontato – tra difficoltà e momenti di incertezza – diventa per il lettore un’occasione per riflettere sull’importanza del sostegno degli altri, sulla solidarietà, sulla capacità di riconoscere in noi stessi ciò che ci rende unici e perciò speciali.
Un invito al coraggio e alla speranza.
D’Ignazio ci spiega come, grazie a i bambini, è nato il desiderio di raccontarsi.
Al termine dell’articolo l’autore indica ai docenti i motivi per cui consigliare la lettura. E con un breve video regala a tutti voi il suo messaggio.
Il romanzo ora è stato adattato in una sceneggiatura per opera teatrale che sta ora girando in tutta Italia: attraverso le parole e i video di questa pagina, l’autore riassume i temi dell’opera.
Tante volte, a scuola, i bambini mi hanno chiesto: “Perché non scrivi un libro sulla tua vita?”. Questa e tante altre domande hanno preparato il terreno al mio segno particolare.
La scintilla però c’è stata una mattina ben precisa, sempre durante uno dei tanti incontri a scuola. Vedo una bambina. Sul suo viso ci sono tanti piccoli nei. È fine settembre, ha i pantaloncini e anche le sue gambe sono costellate di puntini. Mi emoziono. Mi riconosco.
Solitamente, chi ha tantissimi nei sul corpo ne ha anche uno grande. A volte visibile, ma il più delle volte nascosto sotto i vestiti.
Ed è stato in quel momento che ho deciso di scrivere la mia storia, a partire dalla mia rocambolesca nascita. Perché anche io, come quella bambina, sono nato con tantissimi nei sul corpo. E ne avevo anche uno molto grande. Al punto che un medico di Roma lo definì “a mantellina”, perché partiva dalle spalle e finiva sulla schiena.
Questo è quindi un libro speciale per me. Un mosaico di parole colorate, mantelli giganti, superpoteri e chicchi di bellezza. Per la prima volta racconto con leggerezza e ironia la mia infanzia e la mia adolescenza, tra viaggi, ospedali e molti momenti emozionanti. È una storia “particolare”, rivolta a tutti. Non è solo un libro per bambini e ragazzi. Anzi. “Il mio segno particolare” è anche un elogio dei medici. Ed un lungo e emozionante ringraziamento rivolto a tutti quei grandi che mi hanno aiutato quando io ero piccolo. Che mi sono stati accanto, regalandomi coraggio e allegria.
Credevo, sbagliandomi, che il mio rapporto con gli ospedali fosse di risentimento. Invece era di sentimento. Nel raccontare mi sono emozionato e ho maturato col tempo una convinzione. Se sono quello che sono, è anche grazie a quelle esperienze, che mi hanno reso forte. E che mi hanno fatto crescere regalandomi quella giusta sensibilità che mi permette di emozionarmi di fronte al volto e alle storie delle persone. Tutto è possibile. E nel mio segno particolare voglio raccontare la magia e la meraviglia di ogni particolarità.
Perché consigliare la lettura a scuola?
- Perché può aiutare ad affrontare le difficoltà con lo spirito giusto. Ogni ostacolo può trasformarsi in un’opportunità di crescita e maturazione.
- Perché fa capire il valore delle storie che ci portiamo dietro. E l’importanza di condividere queste storie con gli altri. Raccontare è un vero superpotere. Il più incredibile di tutti.
- Perché può essere un esempio di come si costruisce una giusta consapevolezza di se stessi, relazionandosi in modo equilibrato con gli altri.
- Perché parla di ospedali con stile poetico, elogiando il lavoro dei medici e la grande umanità che emerge nei momenti difficili.
- Perché ci fa riflettere sul valore e la particolarità di ogni diversità, sia fisica che caratteriale.
- Perché, dopo la lettura, incoraggia bambini e ragazzi a scoprire e svelare i loro segni particolari, ragionando sulle caratteristiche che li rendono unici e speciali.
- Per imparare come essere supereroi e super eroine nella vita di tutti i giorni